Nel novembre del 1966, durante il loro primo incontro, all’Indica Gallery di Londra, dove si teneva un’esposizione dell’artista giapponese, Yoko Ono lascia un biglietto a John Lennon con su scritta la parola breathe, respira. Da lì in poi, Lennon intraprende un profondo cambiamento che investe la sua sfera professionale e sentimentale.
Oggi, noi conosciamo il valore benefico del respiro consapevole, quella forma di respiro su cui poniamo l’attenzione quando avvertiamo la necessità di riconnetterci con noi stessi e di lasciare andare situazioni che non dipendono da noi ma che ci influenzano negativamente.
Il respiro è un atto liberatorio e terapeutico: ci può liberare da condizioni di stress e di agitazione interiore, regalandoci rinnovate energie.
Occorre, inoltre, ricordare che, respirando, eliminiamo il 75% delle tossine, più di quante tossine si eliminino con il sudore, le lacrime, le feci, la minzione e che la respirazione tonifica i muscoli addominali e può provocare lo scioglimento dei depositi adiposi.
Articolo di Laura Rolla Caleo